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FILOSOFIA DEL CENTRO NATURAMENTE

BLOCCHI PSICOSOMATICI ED EMOTIVI

Le malattie come errori di informazione

Ogni forma patologica può essere interpretata come un problema di comunicazione. Una ferita è un’interruzione di comunicazione tra cellule di una stessa rete con perdita di energie e materia, l’informazione dell’avvenuta interruzione viene inviata ai centri superiori, all’unità centrale di coscienza che provvederà a mettere in atto comportamenti utili per riconnettere le parti. La mancanza di un elemento chimico essenziale interrompe il circuito energetico-informatico di un ciclo metabolico e la coscienza dell’organismo cercherà di procurarsi quell’elemento attraverso l’alimentazione o di mettere in attività altri cicli metabolici secondari per compensare l’interruzione.

Se l’unità nella sua globalità riesce a trovare soluzioni, sopravvive, se non vi sono soluzioni l’unità “muore”, la rete si scioglie. I codici errati di un DNA mutato, come l’introduzione di sostanze chimiche che alterano le comunicazioni, bloccandole o accelerandole, sono esempi già utilizzati di come le malattie possono essere ricodificate in termini cibernetici, anche se il più importante campo di applicazioni della visione olistica è sicuramente quello psichico.

blocchi psicosomatici ed emotivi

analisi dei blocchi psicosomatici

Il tipico blocco psicosomatico si manifesta principalmente come difficoltà nella trasmissione delle energie-informazioni sui tre livelli principali: funzionale, emotivo e psichico.

Il blocco appare somaticamente come uno specifico eccesso di tensione o di rilassamento della muscolatura e della respirazione della zona, un parallelo blocco delle emozioni e da un blocco psichico che dipende da fattori di apprendimento e condizionamento familiare, sociale, storico, etico e religioso.

solitudine

Ogni blocco, su qualsivoglia livello si presenti, tenderà a manifestarsi nella zona specifica e sull’intero essere come mancanza di piacere, tensione, dolore psicofisico o alterazione della normale bellezza e integrità della parte. La malattia può nascere quindi da ogni livello: se il corpo fisico, ad esempio, non assume iodio con il sale, come a volte è accaduto in passato, si crea un blocco del ciclo metabolico che si ripercuote nel tempo sulla tiroide e sull’intero sistema sensoriale, emotivo ed intellettuale dell’essere umano, portando nello specifico caso a forme di ritardo psicofisico.

Malattie che nascono dal livello energetico (energia vitale o elettromagnetica), comuni nella società industriale, compaiono quando l’uomo si isola dai ritmi della natura, si ciba di alimenti troppo conservati, non respira aria fresca, non beve acqua sorgiva, indebolendo così la sua vitalità. Quando, ad esempio, non rispettiamo il ciclo circadiano di luce e buio, perché stiamo svegli di notte fino a tarda ora e dormiamo poi la mattina o quando non prendiamo sufficientemente il sole, alteriamo i delicati cicli interni che dipendono dall’epifisi e regolano molti altri ritmi ormonali, creando squilibri che possono riflettersi in stati di depressione generale.

analisi dei blocchi emotivi

La grande maggioranza dei blocchi psicosomatici nasce da una stimolazione o da una inibizione a livello emozionale.
Consideriamo un generico blocco emozionale come ad esempio un trauma dovuto ad incidente automobilistico. Normalmente la persona vive un eccesso di paura e, nella grande maggioranza dei casi, non riesce a esprimerlo e a scioglierlo del tutto con la voce e il pianto. In tale persona potremo osservare un’alterata fluidità dell’energia e dell’informazione: la memoria inconscia la spingerà a non rivivere quell’emozione associata alla macchina, e a rifiutarsi così di guidare o ricreare situazioni simili.

rabbia

Potremo a volte osservare che questo blocco ha influenzato la mente creando fantasie, timori immaginari o fobie o che si è allargato ai corpi inferiori creando, ad esempio, una rigidità dei muscoli della schiena o una difficoltà alla respirazione diaframmatica. Se questi blocchi somatici secondari non vengono riconosciuti e sciolti, col tempo possono creare ulteriori disfunzioni, ad esempio nausea da blocco diaframmatico o rigidità nucale. In presenza di questi ultimi sintomi, un medico dovrebbe essere in grado di ricostruire l’intero percorso attraverso un’attenta analisi, di agire sulla parte tesa con massaggi profondi o altre tecniche corporee, e infine di sciogliere il nodo psicoemotivo che vi è alla base.

Blocchi psichici e genesi dei condizionamenti

Nella nostra società i blocchi emozionali sono quasi sempre collegati a condizionamenti culturali negativi. Abbiamo vissuto millenni di cultura basata sull’aggressività, il potere, il patriarcato e la divisione, e tutto questo è profondamente inscritto nella nostra struttura psicofisica. La strategia dell’educazione e della legge è basata sulla paura del giudizio e della punizione e sul senso di colpa: spesso questo si riflette anche sul modo di fare medicina e di imporre terapie.
Quando l’essere umano viene alla luce, si trova in una situazione molto peculiare, in quanto la sua mente (l’attività della neocorteccia che lo distingue dagli altri animali) è praticamente una tabula rasa.

condizionamento emotivo

Il suo cervello istintivo – metabolico funziona perfettamente, ma necessita di un periodo di anni di cure e di apprendimento. In questo periodo il piccolo si alimenta avidamente di ogni tipo di informazione comportamentale, emozionale e intellettuale che prende in particolare dai genitori. Biologicamente questo apprendimento familiare dovrebbe assicurargli la migliore sopravvivenza futura e non vi è traccia di dubbio, nel sistema di credenza del piccolo, che i suoi genitori siano fidati. Avendo inventato culture, leggi e fedi rigide e, per lo più, non sperimentali, l’uomo si è esposto al rischio di accettare dei codici di comportamento e di pensiero errati o anacronistici: così è stato fino ad ora.

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